Ingegnere Meccanico e Dottore di Ricerca in Energetica, Mario Rapaccini è Professore Associato per il settore scientifico disciplinare “ingegneria economico-gestionale”, afferisce e lavora presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze dove insegna Gestione dell’Innovazione, Strategia di Impresa e Economia e Organizzazione Aziendale agli allievi dei Corsi di Laurea Magistrale di Ingegneria Gestionale e di Ingegneria Meccanica. Da molti anni è nel faculty staff della Scuola Superiore Sant’ Anna di Pisa (master MIND) e della School of Management dell’Università di Bergamo (master meGMI). L’area di ricerca primaria è lo studio delle trasformazioni della manifattura a seguito dell’avvento delle tecnologie digitali e dell’industria 4.0. I suoi articoli più citati trattano della innovazione con i servizi (“servitizzazione”) nelle imprese industriali, tema su cui ha creando iniziative di disseminazione, ricerca e sviluppo di estremo valore. Nel 2003, insieme a colleghi delle Università di Brescia, di Bergamo, della Bocconi e del Politecnico di Milano, fonda l’ASAP Forum, che oggi è la più importante associazione italiana che riunisce accademici, manager di imprese industriali globali, ed esperti di innovazione con i servizi. Nel 2008 costituisce il laboratorio di ricerca IBIS, per sviluppare ricerche avanzate nel contesto del predictive maintenance e statistical learning. Nel 2014 è co-fondatore dello spin-off accademico Smartoperations (www.smartoperations.it), che oggi si occupa di Data Science, nuove tecnologie digitali e Intelligenza Artificiale per l’innovazione dei servizi. Negli ultimi dieci anni ha collaborato in progetti di formazione, di consulenza e di ricerca e sviluppo con aziende globali quali Epson, Ricoh, Canon, Leonardo, Electrolux Professional, IBM, Engie, Tim, General Electric, Baker Huges, Lilly, Estra, Acea. Autore di oltre 100 articoli scientifici, ha curato l’edizione italiana del testo “Service Strategy: guida pratica per crescere con i servizi”, edito da Franco Angeli nel 2018. Solo nel triennio 2017-2019 il suo team di ricerca ha ricevuto finanziamenti per progetti di ricerca e trasferimento tecnologico per oltre 500 mila euro.