“Quando abbiamo progettato il percorso formativo BiG Academy, ormai 5 anni fa – racconta il Presidente Paolo Ruggeri – come associazione di aziende internazionali che operano sul territorio italiano e in Toscana ci siamo chiesti quale fosse il modo migliore per supportare le PMI nell’acquisizione di competenze e talenti che favorissero l’innovazione lungo tutta la catena del valore. Per questo disegnammo un programma multidisciplinare che offrisse ai giovani manager spunti teorici e pratici sulle questioni principali che oggi interrogano le aziende, di qualsiasi dimensione esse siano: i temi della governance e della sostenibilità; l’internazionalizzazione; la finanza; la gestione delle Operation e della supply chain; la leadership e la valorizzazione delle competenze, la transizione energetica.
Adesso siamo giunti quasi al termine della quarta edizione del Corso e leggere, mentre stiamo lanciando il Corso BiG Academy 2025, le raccomandazioni contenute nella Relazione “Il futuro della competitività europea” redatta da Mario Draghi su richiesta della Commissione Europea, ci risuona come un incoraggiamento a proseguire lungo la strada già intrapresa con l’obiettivo e la speranza di rendere scalabile questa esperienza attraverso sempre più territori e settori economici“.
Ad oggi BiG Academy è arrivata a coinvolgere oltre 100 partecipanti provenienti da oltre 60 aziende basate in 24 diverse province italiane e operanti in vari settori economici (Energetico e metalmeccanico, Informatico, dei Servizi, Tecnologie Ottiche e per la sicurezza, Moda, Automotive, Costruzioni, Farmaceutico e Ferroviario). Per incentivare la partecipazione al Corso, sono state messe a disposizione da Fondazione CR Firenze e ACSI-Associazione per la Cultura e lo Sviluppo Industriale 30 borse di studio a vantaggio soprattutto delle imprese più piccole.
Per garantire un livello formativo eccellente, oltre che per poter attingere alle migliori pratiche internazionali adottate anche da altre Corporate Academy, BiG Academy ha lavorato in questi anni per conseguire l’accreditamento ad ASFOR, l’Associazione Italiana per la Formazione Manageriale, ed è oggi accreditata come Management Development Program.
Questi indirizzi (approccio intersettoriale, incentivi economici alle imprese e sistemi condivisi di accreditamento) si ritrovano anche nel Rapporto Draghi che riporta:
La competitività dell’UE e il successo del modello economico europeo richiedono una forza lavoro dotata delle giuste conoscenze e competenze. Tuttavia, le grandi aziende e le PMI dell’UE non riescono a trovare (o non riescono ad attrarre) le competenze necessarie. La carenza di competenze rischia di aggravarsi nel prossimo futuro a causa del graduale deterioramento dei risultati del sistema educativo, della contrazione della popolazione attiva, della limitata formazione degli adulti, della scarsa mobilità dei lavoratori e delle cattive condizioni di lavoro.
Per affrontare queste cause, il Rapporto propone, tra le altre cose, le seguenti iniziative con i rispettivi orizzonti temporali (breve termine: 1-3 anni; medio termine: 3-5 anni; lungo termine: oltre i 5 anni):
Migliorare e armonizzare le certificazioni delle competenze comuni a tutti gli Stati membri, riconoscendo e convalidando le competenze acquisite attraverso diversi percorsi di apprendimento, formazione professionale e apprendimento sul lavoro. [Breve termine/medio termine].
Concentrarsi sull’apprendimento degli adulti assicurando una sufficiente disponibilità di fondi da parte degli Stati membri e delle organizzazioni private (anche incentivando le aziende a destinare maggiori risorse alla formazione, ad esempio offrendo agevolazioni fiscali). [Breve termine].
Affrontare le carenze di competenze nelle catene del valore critiche. [Breve termine/medio termine].
Promuovere le competenze manageriali nelle PMI: i) creando sistemi di accreditamento e incentivi per elevare la qualità della formazione manageriale; ii) facilitando l’acquisizione di competenze manageriali attraverso l’uso di voucher per assumere manager temporanei. [Breve termine/medio termine].
“Su stimolo di queste considerazioni – conclude Ruggeri – continueremo a lavorare per aggiornare il programma formativo BiG Academy secondo le materie e i temi ogni anno più decisivi per la competitività delle imprese e, attraverso la nostra associazione (ACSI – Associazione per la Cultura e lo Sviluppo Industriale), a supportare le aziende con iniziative, eventi e momenti di networking finalizzati a condividere strumenti e soluzioni per l’innovazione del tessuto produttivo”.
PER APPROFONDIRE:
The future of European competitiveness > Part A | A competitiveness strategy for Europe
The future of European competitiveness > Part B | In-depth analysis and recommendations