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Gruppo Florence e il modello “piattaforma industriale”

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Durante l’ultimo Lunch & Learn, Attila Kiss, CEO del Gruppo Florence, azienda socia di ACSI, ha raccontato la nascita e l’evoluzione del Gruppo che in pochi anni è riuscito a fare qualcosa di dirompente: creare un sistema di piccole imprese manifatturiere del Made in Italy che si supportano a vicenda, una vera e propria piattaforma industriale.

Questa storia inizia nel 2019 quando tre imprenditori toscani fornitori di tre prodotti diversi ad aziende del lusso internazionali, decidono di unirsi per fare sistema, migliorare la loro stabilità e innescare una strategia virtuosa. L’obiettivo che li muoveva era quello di proteggere i valori e le competenze delle proprie imprese ma al tempo stesso unire le forze per provare a migliorare gli aspetti più deboli e i tratti di inefficienza tipici delle realtà più piccole.

Sono passati due anni e mezzo, e anche grazie al supporto di tre grandi investitori che hanno creduto nel progetto, oggi il Gruppo Florence conta 30 aziende socie e oltre 3000 dipendenti, rappresentando una delle piattaforme industriali più grandi in Italia nel settore della moda lusso.

L’innovazione del Gruppo Florence sta innanzitutto nel modello di ownership. Ogni imprenditore che entra a far parte del Gruppo cede il 100% della sua azienda ma ne rimane a capo e allo stesso tempo acquisisce una parte del Gruppo, diventandone socio. In questa duplice veste l’imprenditore continua a dirigere la propria azienda ma al tempo stesso contribuisce, nel proprio interesse, a rafforzare e arricchire il Gruppo. Questo porta inevitabilmente a mettere in comune il proprio sapere: non ci sono segreti tra imprenditori-soci ma si collabora per crescere e svilupparsi insieme. I vantaggi sono tangibili per tutti

Per le piccole imprese del Made in Italy, che non devono più affrontare i cambiamenti del mercato da sole potendo contare su un gruppo solido gestito da manager d’esperienza. Per i brand, che possono contare su un network di imprese strutturato, organizzato ed efficiente, capace di offrire le migliori soluzioni e farlo in breve tempo. “Chi entra nel nostro Gruppo diventa più solido, più sicuro, con meno rischi – spiega Attila Kiss – Se c’è un momento di debolezza di un’impresa, questa viene sostenuta dal gruppo, rimanendo in piedi anche in situazioni di forte crisi”.

È stata proprio questa formula “win-win” a permettere al Gruppo Florence di crescere tanto rapidamente e accogliere anche l’arrivo di manager provenienti dal mondo della consulenza e dai brand.

“A livello di gruppo possiamo tirare fuori più creatività, più velocità, soluzioni più efficienti e intelligenti – prosegue – Si sono aperte talmente tante possibilità che i brand che lavorano con noi ne approfittano chiedendo anche qualcosa in più”.

Il nostro Paese è un punto di riferimento per i grandi marchi che cercano prima di tutto la qualità. Non è un caso che il 55% del prodotto lusso venga oggi prodotto in Italia.

La sfida del Gruppo Florence per cercare di rafforzare il tessuto industriale del Made in Italy va avanti: “Da subito abbiamo ottimizzato e centralizzato le funzioni amministrative, finanza e tesoreria – racconta il CEO del Gruppo – L’anno scorso ci siamo dedicati a impostare tutte le funzioni HR, visto che abbiamo superato le 3000 persone che lavorano con noi mentre i prossimi step riguarderanno la parte informatica dei sistemi e la parte commerciale”.

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