Intervista a Sara Lombardi, Ricercatrice di Organizzazione Aziendale presso il Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università degli Studi di Firenze e docente di BiG Academy nel modulo “Motivazione dei collaboratori e leadership”.

Essendo ormai giunti alla fine dell’edizione 2022 del nostro Corso, le chiediamo innanzitutto se c’è un aspetto che l’ha stupita o sorpresa dell’esperienza in BiG Academy.

Ce ne sono molti ma mi concentro principalmente su due: il gruppo docenti e il rapporto con l’aula. Per quanto riguarda il primo punto, mi ha colpito molto l’innesto vincente che c’è stato con Marco Ugolini, Chief Operations Officer di Thales Italia, docente aziendale per BiG. Io e il Professor Vincenzo Cavaliere, che è referente per tutta la macro area dell’Academy “Leadership e sviluppo organizzativo” ci conosciamo da molti anni e quindi diciamo che ormai siamo “rodati” nel nostro lavoro ma in Marco abbiamo trovato un compagno incredibile. Si è creato sin da subito un processo di crescita reciproca e quello che portiamo in aula è il risultato di questa integrazione perfetta.

Per quanto riguarda il secondo aspetto, posso dire di essere sempre colpita da quello che i partecipanti dell’Academy ci restituiscono. Tra loro si è creato un legame molto forte e ci hanno regalato un confronto diretto e senza filtri. 

Come ricercatrice, docente universitaria nonché come docente di BiG qual è il focus del suo lavoro?

Mi occupo prevalentemente di comportamento organizzativo, cioè di come gli individui si comportano all’interno dei contesti organizzativi. Quando parlo di “organizzazioni” intendo un’accezione molto ampia del termine: dalle start up alle PMI fino alle multinazionali.

Cosa è necessario fare, all’interno delle organizzazioni, per motivare e far crescere un team?

Per motivare un team deve esserci al suo vertice una o più persone capaci di farlo. Quindi occorre chiedersi: alla guida del team c’è una persona che sa essere un leader? Il team leader non deve solo saper rispondere a problemi tecnici. Spesso è una figura generalista che sa gestire situazioni variegate. Un’altra domanda da farsi è: come può un leader motivare i suoi collaboratori? E qui la prima cosa da fare è capire chi sono le persone, osservarle ed ascoltarle perché non esiste una “ricetta” valida per tutti.

Quali sono le cose che fanno crescere maggiormente gli individui a livello personale e professionale?

Posso parlare di tre leve che ho conosciuto e sperimentato direttamente anche nella mia vita:

• Mettersi alla prova e sfidarsi anche in cose che sembrano distanti da noi. Uscire dalla comfort zone è molto importante per crescere, per confrontarsi con argomenti che non conosciamo o farlo con persone che non sempre possono essere d’accordo con noi;
• Essere curiosi, provare a farsi domande costantemente così da tenere la mente viva;
• Restare umili. Abbiamo spesso la presunzione di avere le risposte in tasca e invece bisogna essere in grado di farsi delle domande più che darsi le risposte, e riuscire ad ascoltare, anche chi ne sa più di noi.

Negli ultimi anni i temi legati alla motivazione delle persone e al loro benessere in azienda sono sempre più trattati nel dibattito pubblico. Colpa o merito della pandemia? 

La pandemia non ha fatto altro che accentuare quello che dovremmo avere chiaro da sempre: il benessere delle persone. Noi passiamo moltissimo tempo in azienda e non si può non pensare al fatto che le persone in questi luoghi vogliono starci anche bene. Le aziende sono delle piccole società e proprio come nella vita extra lavorativa le persone tendono ad agire secondo i propri obiettivi (che possono essere anche non strettamente opportunistici come ad esempio il senso di appartenenza, l’indipendenza economica, il riconoscimento sociale). È naturale e inevitabile.

Sicuramente negli anni è cambiato il modo di essere “abitanti” e parte delle organizzazioni: la pandemia ha fatto percepire sempre di più il bisogno di non essere “trattati” solo come lavoratori ma come esseri umani con bisogni e obiettivi. 

Le aziende non possono che guadagnarci se al loro interno le persone percepiscono di stare bene ed essere felici.

Come è possibile realizzare tutto questo? 

Perché questo avvenga bisogna credere prima di tutto che questo sia possibile, che un cambiamento di mentalità possa avvenire. E per credere che sia possibile bisogna investire.
Investire ad esempio nel lavoro di un responsabile o di un ufficio delle risorse umane.

In ultimo, 3 letture consigliate dalla Dott.ssa Lombardi sugli argomenti trattati sopra:

• Sull, D., Sull, C., & Zweig, B. (2022). Toxic culture is driving the great resignation. MIT Sloan Management Review, 63(2), 1-9. https://sloanreview.mit.edu/article/10-things-your-corporate-culture-needs-to-get-right/
• Mortensen, M., & Haas, M. (2021). Making the hybrid workplace fair. Harvard Business Review, 24. http://alanyc.org/wp-content/uploads/2021/02/Making-the-Hybrid-Workplace-Fair.pdf
• Manzoni, J. F., & Barsoux, J. L. (1998). The set-up-to-fail syndrome. Harvard Business Review, 76(2), 101-114.