Transizione energetica e digitalizzazione

Big Academy | Transizione energetica e digitalizzazione

Rivoluzione industriale, digitale e culturale: nuovi strumenti per migliorare la redditività delle aziende

La “nuova rivoluzione industriale” ha come obiettivo l’aumento della flessibilità ed efficienza dei processi produttivi, in modo da supportare una migliore redditività delle aziende e favorire il reshoring della produzione. Questo obiettivo può essere raggiunto solo tramite un percorso di innovazione olistico in grado di sviluppare nuove opportunità di business e migliorare l’efficienza generale dei processi manifatturieri coinvolti. Il passo iniziale di molti di questi processi di innovazione è lo sviluppo di modelli di comportamento del processo, sia basandosi sulla fisica del processo stesso che su i dati raccolti da una rete di sensori installati nel sistema di produzione. La scelta dei sensori dipende fortemente dalla tipologia di processo utilizzato: non esistono delle soluzioni valide per tutti ma è richiesto uno studio preliminare per definire quelle più opportune.

Nell’ambito dei singoli moduli, oltre alla trattazione teorica degli approcci di riferimento, saranno presentati anche degli esempi pratici di applicazione, per far comprendere come tali approcci possano essere implementati in azienda.

I moduli:
9 Ore
Circular design regulations, standards and practices
Si dice economia circolare un’economia progettata per “auto-rigenerarsi”: materiali di origine biologica rientrano nella biosfera e materiali di origine tecnica sono progettati per circolare all’interno di un flusso che garantisce la minima perdita di qualità e il mantenimento del valore nel tempo. Si tratta quindi di un’economia che volutamente si “ricostituisce”: punta infatti a fare affidamento su fonti energetiche rinnovabili, minimizzando e riducendo la produzione di rifiuti attraverso un innovativo design circolare. Ed è in quest’ottica che trova spazio il concetto di “simbiosi industriale” come sistema industriale fra industrie tradizionalmente “separate” con un approccio integrato finalizzato a promuovere vantaggi competitivi attraverso lo scambio di materia, energia, acqua e/o sottoprodotti. Il modulo “Circular design regulations, standards and practices” ha come obiettivo il trasferimento di conoscenze sulle principali metodologie, strumenti e aspetti normativi funzionali all’integrazione della sostenibilità ambientale nella progettazione e sviluppo di prodotti e processi circolari e di strategie per l’integrazione della filiera.
Massimo Delogu
UNIVERSITÀ DI FIRENZE
Nicla Pucci
KME
9 Ore
Circular Economy Management
Con il termine “economia circolare” si intende un modello di produzione e di consumo che prevede la condivisione, il noleggio, il riutilizzo, la riparazione, la ristrutturazione e il riciclaggio dei materiali e dei prodotti con l’obiettivo di allungarne il ciclo di vita e ridurre al minimo i rifiuti ed il consumo di materie prime. L’Unione Europea (che produce più di 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti ogni anno) sta aggiornando la sua legislazione sulla gestione dei rifiuti per promuovere il passaggio a un modello più “circolare” (vs il modello economico tradizionale lineare basato sul “take-make-consume-throw away”) con l’obiettivo di ridurre la pressione sull’ambiente, il rischio di approvvigionamento di materie prime, aumentare la competitività, stimolare l’innovazione e la promozione della crescita economica. Se a questo si aggiunge una crescente attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sociale da parte dei consumatori finali, è facile intuire come le aziende che sapranno implementare business model circolari e migliorare il livello di “circolarità” delle filiere e degli “ecosistemi” in cui operano, godranno di un vantaggio competitivo nel prossimo futuro. Questo modulo si propone di introdurre i principi, gli approcci e gli strumenti per rendere tutto questo fattibile ed applicabile all’interno dell’impresa.
Mirko Duranti
KME
Nicla Pucci
KME
Filippo Visintin
UNIVERSITÀ DI FIRENZE
9 Ore
Digitalizzazione
La digitalizzazione dei processi ha come obiettivo lo sviluppo di nuove soluzioni per controllarli e gestirli sfruttando il potenziale offerto dalle nuove tecnologie. Nell’ambito del modulo saranno presentate le strategie per digitalizzare un processo esistente o per svilupparne uno ex novo, tramite esempi tratti da casi studio aziendali. Saranno inoltre introdotte le tecnologie più interessanti volte all’implementazione di processi digitali quali: soluzioni basate su Intelligenza Artificiale e Machine Learning, sensoristica avanzata, manutenzione predittiva. Ampio spazio sarà dedicato al tema della cybersecurity, approccio fondamentale per garantire che il processo e la gestione dei dati dell’azienda sia sicuro da minacce esterne. Verrà presentato il percorso ottimale per lo sviluppo di un sistema sicuro, partendo da un progetto organico e strutturato, insieme ad alcune soluzioni pratiche e case study. Sarà inoltre messa in evidenza l’importanza di adottare approcci ad elevata usabilità per garantire facilità d’uso ed elevati standard di cybersecurity.
Gianni Campatelli
UNIVERSITÀ DI FIRENZE
Luca Ronchini
THALES GROUND TRANSPORATION SYSTEMS
9 Ore
Gestione dell'innovazione e transizione energetica
Il mondo di oggi sta testimoniando un periodo di profondi cambiamenti e una velocità del progresso tecnologico senza precedenti nella storia dell’umanità. In questo modulo si analizzano le forze che stanno spingendo il mondo in questa rapida accelerazione dello sviluppo tecnologico e gli strumenti per gestirla. Tra le varie forze che spingono questa rapida evoluzione, la transizione energetica gioca un ruolo dominante, portando con sé piattaforme tecnologiche lontane da quelle tradizionali e che quindi richiedono conoscenze di base dei mercati. Si richiede per questo che partner di natura radicalmente diversa (corporate, PMI, start-up, università e centri di ricerca) collaborino tra loro, creando un ecosistema che rende estremamente complessa la gestione dei programmi e dei progetti. I nuovi strumenti di gestione dell’innovazione, mutuati soprattutto dall’open innovation, diventano una chiave fondamentale per gestire questa complessità, per creare un ecosistema funzionale alla transizione energetica e aiutare tutti i partecipanti a estrarre valore da questo sforzo mondiale verso la decarbonizzazione. In questo modulo si approfondisce il ruolo che le PMI possono giocare in questa trasformazione (ad esempio per la parte di componentistica) anche grazie a nuovi filoni di business collegati ai prodotti energetici (componenti hardware, software, nuove tecnologie) e orientati verso una produzione ad impatto sostenibile.
Alberto Babbini
BAKER HUGHES
Alessandro Bianchini
UNIVERSITÀ DI FIRENZE
Daniele Fiaschi
UNIVERSITÀ DI FIRENZE
Paolo Noccioni
BAKER HUGHES

Scegli il tuo percorso

E rendilo grande insieme a noi

Sei un'azienda?

Investi sulle competenze del tuo team
e fai crescere la tua impresa
Scopri

Sei un manager?

Rafforza la tua capacità di fornire soluzioni adeguate
alle sfide del presente
Scopri